domenica 2 marzo 2014

1° opzione: L'Oasi di Ksar Ghilane

Decidiamo di proseguire verso l'Oasi di Ksar Ghilane, nel Grande Erg Orientale, raggiungibile da due strade: la prima, la pista semi-asfaltata che costeggia il gasdotto con partenza da Matmata; la seconda, la pista predesertica che parte subito dopo la città di Ghomrassen.
In questo caso, la nostra è la seconda scelta.
* la seconda strada è percorribile solo con jeep attrezzate, come quella di Matmata & Viviana Travels  (poi capirete perché!).

Per arrivare alla meta, in un percorso lungo circa 150 km, si susseguiranno scenari a dir poco fantastici: partendo da colline rocciose, passando a quelle brulle con qualche risicato ciuffetto d'erba si arriverà ad una distesa sconfinata di sabbia.

                                         Foto: 1passaggio - colline rocciose

                                         Foto: 2passaggio - gli ultimi ciuffi d'erba

                                          Foto: 3passaggio - la sabbia

Finalmente il deserto!
L'oasi di Ksar Ghilane prende il nome da una antica caserma francese - Caserma Ghilane - la cui sede era in un antico forte di epoca romana (ricordo che il termine kasr deriva da castrum), le cui si rovine si trovano a mezz'ora di cammino con i cammelli (o a 15 minuti di jeep) dall'oasi.

L'oasi è circondata da un palmeto piantato all'inizio degli anni '50. All'origine di questo filare di vegetazione, c'è una sorgente di acqua calda sulfurea.

                                         Foto: L'oasi di Ksar Ghilane vista dal kasr romano

Intorno all'oasi vivono una cinquantina di famiglie di beduini, le cui attività principali sono l'allevamento di cavalli, cammelli e montoni, la coltivazione di palme da dattero e la gestione degli accampamenti berberi, in cui si può alloggiare.

Non si può lasciare l'oasi senza aver provato l'emozione di una passeggiata a dorso di cammello!

                                                   Foto: Io in una delle tante cammellate.

* p.s. in qualunque stagione si vada, è opportuno indossare lo shesh, turbante beduino, che vi riparerà da granellini insidiosi di sabbia, caldo e vento.

2 commenti:

  1. che bello! Sono stata due volte in Tunisia, ma mai a Ksar Ghilane... la prossima volta però ci passo : )

    RispondiElimina
  2. Grazie Diana del commento. Quali posti hai visitato della Tunisia? Da sola? Contattami se vuoi maggiori consigli di viaggio

    RispondiElimina